domenica 15 luglio 2012

Cose Varie a Caso In Sequenza non Regolare

Sono passati sei mesi dall'ultimo post, e come ripeto sempre qui l'odore di stantio è di casa.
Scrivere mi piace molto ma non sono metodico, ho iniziato per necessità, vado a sprazzi ed è un bisogno fisico.
Ho sempre pensato che se mi fossi impegnato sarei stato in grado di scrivere veramente, in realtà riesco solo ad immaginare ma la pigrizia non mi ha mai concesso di impegnarmi nel padroneggiare decentemente la lingua, occasione persa? Forse.
Intanto non sono dimagrito volontariamente, sto perdendo un po' di peso perché mi sono annoiato di regalare soldi alla GTT, quindi vado in bici.
Ho miseramente fallito il proposito della corsa. Ieri ho miseramente fallito il proposito di ascendere al Colle della Maddalena, in realtà non avevo veramente idea di cosa voleva dire pedalare per una salita vera, mai fatto. Pensavo fosse facile invece mi sono dovuto fermare perché stavo per scoppiare. Penso che quel tratto in cui mi sono arenato sia bello difficile, comunque con la marcia più molle salivo ai 9 km/h, cioè poco più che la velocità di uno che va a piedi; i ciclisti veri si fanno i monti ai 25 km/h. Abbiamo spuntato una carriera dal mio prossimo futuro. Si, perché io la sto ancora cercando, la cercherò sempre immagino.
Sono montato in maniera che mi annoio di tutto ciò che faccio dopo un po', anche il più bello del lavoro mi verrà a noia. Questo mi salva, se continuerò così mi diventerà la norma continuare a camminare. Comunque io al colle Della Maddalena voglio arrivarci, sono 8 fottuti kilometri, infinitamente difficili. Gli scalatori professionisti sono diversi dai velocisti nel ciclismo. I velocisti hanno dei gran muscolazzi e gambe enormi, tirano fuori la potenza massima nel giro di 300 metri massimo, roba che su una tappa di 4-5 ore hanno 30 secondi, 1 minuto per dimostrare tutto quello che valgono. In salita faticano, non salgono e rimangono indietro, sono pesanti.
Gli scalatori sono leggeri, agili e non consumano nulla pedalando, hanno l'abitudine allo sforzo e al sacrificio, un destino gramo, salgono in 20, si uccidono dalla fatica e su 20 che fanno una scalata memorabile quello che arriva 10 secondi prima si becca tutta la gloria.
Io sono pesante ed ormai poco resistente ma almeno il colle della Maddalena lo voglio per me.
Ho anche parecchia paura della velocità in discesa, da li si arriva ai 40 all'ora nel giro di nulla.
Sono sceso per quel poco che sono salito con i freni tirati.