lunedì 2 novembre 2009

I Grandi momenti. (Versione migliorata)

1934

Discorso di Mussolini, solita piazza stracolma di gente, solite parole, frasi brevi, scandite, la massa di persone risponde con le urla ammaestrate, cerimoniale sempre uguale.
Parole silenzi urla, parole silenzi urla, Mussolini dice, tutti ascoltano, pochi capiscono.
Nel bel mezzo del discorso tra una frase e l'altra ecco il silenzio, nessuno tra la folla parla, ogni tanto qualche "Viva il duce" esce meccanico, ma ora son tutti in silenzio, il duce pensa, silenzio e concentrazione massima.

Quando tra il pubbico un grido:

-Stronzooo!!!!

domenica 25 ottobre 2009

I Grandi momenti.

1934

Discorso di Mussolini, solita piazza stracolma di gente, solite parole, frasi brevi, scandite, la massa di persone risponde con le urla ammaestrate, cerimoniale sempre uguale.
Parole silenzi urla, parole silenzi urla, Mussolini dice, tutti ascoltano, pochi capiscono.
Nel bel mezzo del discorso tra una frase e l'altra ecco il silenzio, nessuno tra la folla parla, ogni tanto qualche "Viva il duce" esce meccanico, ma ora son tutti in silenzio, il duce pensa, silenzio e concentrazione massima.

-Stronzooo!!!!

Eccolo l'inaspettato.
Tutti tacciono increduli, pure il Duce che indica se stesso come a dire "Chi io?".

-Stronzoooo!!!!, Lei! si, si! proprio lei!

Tutti zittiti e in silenzio.
L'imprevisto manda in tilt la maggior parte dei cervelli, nessuno reagisce, il Duce guarda quell'uomo.
Sempre tutti zitti.

L'uomo a quel punto decide di salire sul balcone, tutti gli altri a quel punto cominciano a parlottare, bisbigliare, Mussolini è ancora incredulo.

L'uomo entra nella porta del palazzone, sale le scale e sale sul balcone.

-Permesso-
Dice e si fa largo sul balcone.

I gerarchi e il Duce lo guardano, lui è davanti ai microfoni e a quel punto ripete.

-Uno stronzo, possibile che nessuno se ne sia reso conto?
E continua
-Lui è uno stronzo e tutti voi siete dei Cretini!,una cosa da non credere, questo qui è il risultato del vostro agire, non è il risultato di voti, il suo essere qui è il matematico risultato della vostra stupidità, e della ignobiltà degli uomini che l'hanno preceduto. Possibile che debba io a venire a dirvi queste cose?, possibile che i vostri cervelli siano spenti?. E' chiarissimo che non c'è alternativa, è chiarissimo che il potere che ha quest'uomo qui, ora lo faccia l'unica alternativa possibile. Che faccia di lui il buco nero che assorbe tutte le spinte normali e normalizzanti di una civiltà, il buco nero che trascina e trascinerà alla mediocrità. Si potrà poi sostituire solo con un uomo capace di ripeterne i gesti e cancellare e rinnovarne i contenuti, cosa pressochè impossibile, quest'uomo è e sarà responsabile del trionfo della mediocrità.E' un vostro prodotto, è quello che volevate, colui che pensa per voi, colui che sciaquerà le vostre menti e le riempirà con la sua acqua sporca, colui che agirà quasi sempre costantemente male, è colpa vostra se ora esiste solo lui, è colpa di chi prima contava e aveva la forza ma ha deciso di dormire, i giusti non avevano potere quindi, e i giusti non hanno il potere di agire ora. A parte la violenza fisica quest'uomo è il Silvio Berlusconi dei nostri anni. E ora faccio che smetterla, scendo e me ne torno a casa, a farmi i cazzi miei, e d'ora in poi non sarò più nemmeno io un giusto.

Scese dal balcone e se ne torò a casa.

Tutti ascoltarono e molti capirono ma fecero finta di nulla, poi tornarono tutti a casa, compreso il Duce, in silenzio, il cervello stava già lavorando per cancellare quell'episodio dalle loro teste.

E dal giorno successivo nessuno voleva ricordare più nulla, anzi, nessuno ricordava più nulla, si ricominciò come sempre, dell'uomo non si volle più sapere nulla, nessuno si osò più dare dello Stronzo al Duce, come nessuno prima di allora non lo aveva mai fatto.

Lo strappo nel cielo di carte si ricucì.

lunedì 7 settembre 2009

sabato 22 agosto 2009

Finalmente ho capito perchè

Mi sono trovato non molto bene Madrid.

Mi ci hanno mandato senza un pezzo.

Solitamente gli erasmus li mandano interi in giro per l'europa, a me invece mi hanno mandato senza un pezzo.

Provate voi ad andarci, in erasmus, senza un braccio, una gamba, il naso, un occhio è una bella scocciatura, non vedreste l'ora di poter tornare a riattaccare quel pezzo.

Un pezzo importante di me era rimasto a Cuneo, che a Madrid non è proprio vicino, e io volevo tornare per riattaccarmelo.

In erasmus andateci tutti interi, o non andateci proprio.

Voglio passarci la vita tutto intero.

giovedì 23 luglio 2009

Feiez

Non ho mai conosciuto Feiez, ma leggendo, nel mio piccolo, modestamente, un pochino di luce negli anni ho fatto un pò di luce su di lui, so chi è.

Ho cominciato ad ascoltare Elio e le Storie Tese non ho idea in che anno, un mio amico mi aveva passato "Del meglio del nostro meglio Vol.1", cd, masterizzato.

Quando nascevo loro suonavano già da un pò, loro erano a Sanremo e io avevo 8 anni, forse li avevo visti in tv vestiti da Rockets, di sicuro ho sentito la canzone, come avevo sentito "Born to be Abramo", "Discomusic", "Mio Cuggino", e visti a mai dire gol di sicuro.

Non so che idea avevo degli Elii, di sicuro mi facevano sorridere, ridere, simpatia, cose così.

Al momento dell'arrivo del cd a casa mia, avrò fatto le medie, (prima, seconda boh?1999? 2000? 2001?), non avevo cassette o cd miei, non ascoltavo musica, se non quella che mi faceva sentire mio fratello, (lo stereo era uno), io non ero interessato alla musica, mio padre suonava, al massimo ascoltavo lui.

"Del meglio del nostro meglio" è entrato nello stereo, è entrato nelle mie orecchie e da allora non è più uscito, l'ho ascoltato e riascoltato una miriade di volte, l'ho tenuto forse uno o due anni, sotto continue richieste di restituzione da parte dell'amico, poi ne feci una cassetta, che non so più che fine ha fatto.

Ogni tanto mi vergognavo un pò, cioè l'unico mia musica in repertorio mentale è Elio? i miei amici, tranne quello che me la prestò erano snobbisti e critici nei confronti di elio e dell'eliofilismo, "Elio lo ascolti una volta o due per ridere, poi bon, non si ride più, non si può ascoltare tanto, è per ridere, a lui (l'amico prestatore N.D.R.) piace perchè è un pò scemo"
Io davo loro, a lui, ragione e la pensavo così, ma a causa della mia sottile incoerenza sempre presente pensavo e parlavo in un modo, agivo in un altro, ascoltavo, quell'unico disco, molto, mio fratello ogni tanto me lo rimproverava.
Ripensandoci forse il non essere solo "ridere, si ride una volta" era la causa dell'ascolto ripetuto*, ma era perchè c'era qualcosa di più era Musica con la M maiuscola, ed era "Ridere sempre, o almeno poter sorridere sempre", rifugio dalla timidezza violenta presente in me, ed è ancora così, Musica e Sorridere.

L'album poi non mi piaceva tutto tutto, "Burattino senza fichi" non mi piaceva, e forse neanche ora ne vado matto, forse per la troppa volgarità gratuita, (anche se la so a memoria e alcune frasi secondo me sono storiche, geniali e citazioni sempre valide), quella "Very good Very bad" sull'india la saltavo sempre perchè mi inquietava alquanto la voce della vecchia che parlava, mi inquieta ancora e l'avrò ascoltata si e no 2-3 volte tutta intera, "L'astronauta pasticcione" l'ho rivalutata con gli anni.
Poi le altre tra alti e bassi mi piacevano tutte, come "Abitudinario" che ormai ho imparato a cantare spagnolo, e mi viene facile in testa tradurre sul momento le parole che so stra-a memoria.

Mi sono fornito di Eelst molto lentamente.

La seconda fase fu nell'estate 2003, Cicciput.
Un amico lo possedeva e non riuscii ad ottenerlo, ma lo ottennero prima l'amico prestatore del primo disco poi un altro amico, han tardato un sacco a darmelo, ho avuto da dire con loro infatti avevo dei soldini da parte, mi promisi di comprarlo originale, non fu così, in seguito lo prestarono a mio fratello, il gioco era fatto.
Purtroppo gli amici bastardi canticchiavano già le canzoni e finì che una la sapevo già a memoria, o quasi, senza averla mai sentita**.

Altro album ascoltato un sacco, i brani anche li mi piacevano un pò si un pò meno a periodi, ma nel complesso lo so tutto a memoria, l'ho riascoltato all'infinito.

Peraltro prima di ottenere il cd avevo saputo che c'era un live a Carmagnola(TO) degli Elii per Cicciput, avevo strappato la promessa a mio padre di portarmicisi, m ovviamente non se ne fece nulla, in seguito poi ho risentito parlare di quel primo live perso.

Poi venne un cd con quasi tutti gli album degli Elii che finora non avevo neanche sentito, anzi prima ancora mi arrivò Peerla perchè il mio amico prestatore un giorno mi racconto la storia de "Il vitello dai piedi di Balsa" e mi divertì e fece ridere un sacco così volli l'album.

Poi venne un cd con quasi tutti gli album di Elio in mp3 (quello sopracitato) qualche anno dopo, e li divenne culto, la collezione si ampliò grazie a Emule e tutto il resto, e ancora di più.

Mi son ripromesso che un giorno comprerò tutti i cd che ho scaricato originali è un pò come se mi avessero dato in prestito la loro musica per un pò di anni, poi io restituisco il giusto, ora per mancanza di pecunia, non me li posso permettere tutti-tutti assieme, loro secondo me non ne avrebbero a male, in compenso la maglietta da 20 euri originale la possiedo già, anche se la scritta e le facce poco a poco tendono a svanire.

Queste sono più o meno le tappe, cosa mi ha portato tutto ciò?
Interessarmi alla musica e allo spettacolo forse, a sorridere, e a tutto quello che non è triste e noioso, la Buona Musica sopratutto.
Ho fatto una personalissima edizione del video di "Fossi Figo", primo video di una serie famosa di video che divertivano i miei amici tantissimo, dato che si vedevano loro stessi protagonisti, e che divertivano un sacco anche a me.
Sono responsabili della mia formazione a questo punto, sono stati inconsapevoli amici nei momenti meno felici, che con loro diventavano felici, serbatoio infinito di citazioni, tiratori su di morali, o molari.

Negli anni sono diventato sempre più cultore e apprezzatore, a volte anche fastidioso, di quelli noiosi, faziosi, che elogiano aprioristicamente, cerco di non farlo, però ho la sensazione di stare dalla parte giusta, almeno secondo me.

Però i libri li ho comprati originali, "Animali Spiaccicati", "Scritti scelti male" e finito di leggere oggi "Vite Bruciacchiate".

Tutti mi son piaciuti, mi han fatto ridere e riflettere tutti, più o meno, almeno pensare.

Il 2008 è stato l'anno Eliatico per eccellenza, visti e toccati a Sanremo fuori dall'ariston, in Vespa, ho toccato Faso! e qualcun'altro tipo Rocco Tanica, visti per la prima volta dal vivo in un mini concerto di intermezzi al teatro Gobetti a Torino grazie al Prof. di Università di Storia, visti dal vivo a Cuneo (inizio del Supermassiccio tour) in cui una sola persona mancava, doveva maturare ed era su in montagna a studiare il 20 Giugno 2009, in cui godutissimo son stato dal pomeriggio a vederli cazzeggiare tutto il giorno al Nuvolari, che fiiigo!

Nel 2009 ho visto il "Trio Bobo", e nessuno mancava, ho stretto la mano complimentandomi con Meyer, Faso e Menconi, o non a tutti, di sicuro a Faso...
Ora devo portare chi a Cuneo non c'era a vedere proprio gli Elii "interi".

[*L'ascolto ripetuto per me non è passare e ripassare continuamente una canzone di fila, una mia paranoia mi impedisce di ascoltare in un tempo molto breve una stessa canzone, quindi non è n loop di canzoni di continue.
Al massimo l'album si ascolta 1-2 massimissimo 3 volte nell'arco di una giornata.
**Un'altra paranoia mi costringe ad ascoltare tutti di fila e senza interruzione gli album musicali che non ho mai ascoltato, tentando di non ascoltare nulla prima, cercando una sorta di ascolto zero, una vera prima impressione.
Quindi si nota il mio disagio nel sentire canticchiati pezzi di album.]

Ora torniamo a Feiez.
Quando morì avevo 10 anni ed era una delle tante notizie che vidi passare al tg, non troppi pensieri, se non che "Ma è pericoloso suonare la tromba", quindi stupore per quel tipo di fine e forse ho anche pensato che fosse uno scherzo degli Elii, sapevo già che a loro piacevano gli scherzi, non era uno scherzo.
Non ho fatto tragedie, mai fatte e non voglio creare falsa enfasi, allora mi scivolò addosso, da ignaro bambino di 10 anni, ovvio che mi sarebbe piaciuto conoscerlo.

Ho solo letto di lui, cose belle e cose meravigliose, sopratutto nell'ultimo libro.

Feiez viene sempre ricordato, citato, ovunque, ci sono anche degli aneddoti fantastici nel libro in questione.

Io mi sono fatto un'idea di lui come di un'uomo divertente e gentile, simpatico, intelligente e gran musicista, forse è quella giusta, è la mia verità.

Rocco lo ricorda magnificamente sulla fine del libro dicendo che gli è grato, per tutto quello che gli ha regalato, risate, amicizia, buona musica.
Non era triste per la morte ma felice di ricordarne la vita e i regali che in vita gli ha fatto.
Feiez vive nei ricordi, e se c'è un posto per i giusti dopo che uno non è più tra i "più o meno vivi" lui è in quel posto, con i buoni e i giusti.
Questo sulla base di quello che dicono di lui, un piccolo dispiacere per non averlo conosciuto, sarebbe stato forse impossibile, ma ora lo è proprio veramente.
Ci sono e ci saranno dei Feiez nel mondo, sarebbe bello poterli conoscere tutti, sarebbe bello ci fossero tanti più Feiez.
Sono convinto.
Io da grande voglio essere come Feiez.

mercoledì 22 luglio 2009

Ampi spazi bui

Quelli che si creano continuamente, nella mia mente molto spesso.

Mi accorgo sempre di non aver schiacciato REC nella mia testa, o di averlo schiacciato ma di aver perso la VHS, (o il Dvd), (penso siano ancora VHS per ora), o di non sapere dove l'ho messa, o di scoprire che è ben chiusa da qualche parte.

Così si creano spazi bui, o meglio il buio non si illumina a volte, e questo ti frega.

Non ricordare perfettamente le cose ti fa passare dalla parte del torto anche se avevi totalmente ragione, ma non hai prodotto le prove quindi niente riconosciuta ragione messa in tasca.

La verità c'era ma non c'è modo di tirarla fuori, per questo secondo me una verità può esserci, tutti hanno la propria, relativa, e a volte succede che si scurisca, e uno perde la sua verità per strada.

Fondamentale sarebbe scrivere TUTTO, un blog continuo*, digitalizzare gli input del cervello, sarà questo l'ultimo livello di evoluzione umana, prima della catastrofe, o anche dopo, (se dopo sarà un casino, non essendoci più uomo, tristezza).

Si può anche sostenere che la Verità esista, ma nessuno per ora, per quanto ne so, ne ha trovata una credibile, se non, "Sono" una mini solida base di partenza.

Ora non so se Una, La verità c'è, può darsi, anzi sono sicuro, e una non esclude l'altra cosa, che ci siano verità relative per ognuno in ogni momento, e forse quella continua verità infinita è la verità, la verità relativa.

Infinita unica e non certa, continua verità che illumina il mondo, così è difficile da dire se un mondo nella mente inventato sul momento non sia verità, cos'è la verità.

Forse la luce momentanea che illumina la mente, le menti.

Discorso lunghissimo e complesso su cui la mia mente ora ha spento la luce per accenderne un'altra, sarebbe da riprendere.

*Il blog continuo lo dico ora è una mia invenzione 23 Luglio 2009, Lannocca Alessandro, è mio, quindi in un futuro quando qualcuno lo inventerà io farò vedere le carte che sono inventore, ad alcuni miei amici, che mi diranno "bravo", poi non se ne farà nulla e nel migliore dei casi il giorno dopo mi sveglierò per andare a lavorare in qualche triste supermercato, reparto telefonia, o elettronica.
Il blog continuo registra tutto, verrebbero fuori, genialità, vaccate assurde, e tante cose non pubblicabili, si dovrebbe partire dagli input digitalizzati del cervello che qualcuno inventerà, o con i mezzi disponibili al momento, devo dedicare un post al blog continuo. Se ho voglia.

lunedì 20 luglio 2009

Poi anche la fine della scuola...

Ormai son 15 anni che vado a scuola, fosse stato lavoro sarei già quasi in pensione, 15 anni di inizi 15 anni di fine anni scolastici.

All'università è un pò diverso, si inizia dopo e si finisce dopo, a Luglio, così ti puoi trovare a rischiare di dare un orale il 17 Luglio alle ore 11.00 del mattino con 34 gradi in giro per Torino, la gente in quelle ore ci si laurea, il caldo non aiuta il cervello, per nulla, ne nelle risposte, ne nelle domande, ne nelle decisioni.

E' stata la fine di un percorso diviso nettamente a metà, in Spagna e in Italia.

E' sempre divertente fare bilanci, non ho voglia di farne.

Il primo anno ho scoperto che i casi della vita sono imperscrutabili, il secondo anno che non so ancora cosa ho scoperto.

Entravo in un palazzone, di perfetta architettura franchista, il 5 Ottobre 2008 e uscivo da un palazzone detto "Nuovo", di perfetta architettura di merda, il 17 Luglio 2009.

Come sempre quando inizio a scrivere perdo di mente le cose che voglio dire, quindi scrivo ciò che ho in testa mentre batto i tasti.

La sensazione principe che mi rimane in testa è, sono fortunato, sono stato fortunato, in fin dei conti, in generale, in somma, in toto, ecc...

Lo studio, mi è rimasto in testa questo, lo scopo di 15 anni di non lavoro, e più continuo a studiare più mi sembra che accresca la mole delle cose da sapere, più si scopre più è grande la voglia di sapere, fare sperimentare, guardare, leggere.

In un campo nuovo, quasi tutto è da scoprire e le possibilità è bello crearle, dove ancora non si è incasellati e quindi, crearle è possibile.

Sapere, fame di sapere, se non fosse per date fissate in cui uno deve sapere le cose sarebbe ancora più fantastico, vivere da mantenuto ricercatore senza scadenza sul calendario, ma solo con studio di cose nuove, per arrivare a creazione di altro, la mente si allarga, a sempre più cose.

Questo mi è rimasto, l'ho imparato con gli anni, che il mestiere di studiare è il più gratificante se uno riesce a riconoscere i frutti che uno ha dentro di se.

In un anno ho messo il naso in cose che mai avrei immaginato.

Madò sembra uno spot per il cepu.

Se vinco i miliardi all'enalotto voglio fare il record mondiale di lauree tutte su una sola persona.

Al prossimo anno, inizio Settembre 2009

Magari sul blog però scrivo un pò più spesso ...

mercoledì 22 aprile 2009

Figure professionali particolari.

L'uomo dei film porno amatoriali, quello che tiene la telecamera.

Pausa di quasi un'ora per capitare su c2n

Fine pausa.

Forse non ho neanche più la concentrazione.

Comunque.

Questa figura professionale che ho citato poco sopra è emblematica secondo me, se le donne sono solo il loro "organo" sono solo strumenti, nei film porno, o anche nella tv, almeno si vede per intera, tutta ignuda, mentre di questo genere di uomo vediamo solo l'attrezzo, lui unico caso di attore cameraman.

L'occhio dietro la cinepresa, l'attrezzo davanti che di sicuro non è che si può dire che buchi solo lo schermo.
Davanti e dietro.
Mioddio quanti doppi sensi.

Quest'uomo strumento, produttore esecutore di prodotti consumati per vedere solo la soddisfacente azione di quel tale, quel tale il cui posto prenderebbero in molti tra quelli che osservano, forse non tutti.

Ecco il dietro e il davanti le quinte, lui non ci mette la faccia.

Forse non è un caso isolato, ragionandoci ci sono delle persone che non ci mettono la faccia ma realizzano e partecipano con il loro stumento.

Persone che ci sono per intere, non come il nostro amico porno attore amatoriale, nello schermo ma dell'io mettono solo il loro attrezzo, ma la faccia, il merito ce li mette qualcun'altro.

Quando gli uomini-attrezzo, chiamiamoli così, sanno il fatto loro, propongono dei contenuti, magari lo spettacolo che ne esce è anche dignitoso, ma forse altri cercano di prenderne il merito.

Non tutti hanno una faccia da metterci.

E' quando gli uomini attrezzo non sanno fare un cazzo che fa tristezza, programmi costruiti sul niente, cercando di far mettere la faccia agli uomini attrezzo, che una da metterci non hanno, viene fuori qualosa costruito sul nulla.

Questo è il prezzo dell'amatorialità a volte.

Ora smetto ho del mal di pancia, forse riprenderò il discorso.

lunedì 20 aprile 2009

Era già tardi un'ora fa

I tre lettori potenziali son diventati due.
Io e un'altra persona segreta, avevo più lettori nei forum di cuneo2night.
Le discussioni sotto il regno di Felice Marra, che ora è partito per le spiagge e io sono solo laggiù in città.

E' tardi e comincio ad avere del sonno da spendere in proiezioni della mente, prevalentemente idioti.
Ho la coscenza più pulita oggi, si è sporcata tanto quando ho scoperto di aver preso 4 chili dal ritorno dalla penisola iberica, quando non vado a correre trovandomi scuse nuove ogni volta, o non cercandone neanche perchè fortunatamente nessuno mi fa il culo se ingrasso un pò o non vado a correre per ora.
Ha cominciato così Giuliano Ferrara.

La coscenza oggi è pulita perchè ho fatto "roba di scuola" in questi giorni, il progetto in audio, e ho anche sfogliato il libro di arte ieri.
Il progetto non l'ho mica finito.

Sfogliare il libro di arte mi ha fatto capire quanto tempo ho sputtanato non studiando arte quando dovevo e potevo farlo, quanto uno si accorge tardi che certe cose poi in fondo in fondo gli piacciono per davvero.


Fare il progetto audio mi ha fatto capire che ora come ora pochi mezzi e buone idee possono essere una gran fortuna, se non si è da soli, forse.
Anche la voglia di fare gioca il suo bel ruolo.

Mi accorgo anche di poter cambiare idea sulle cose, sulla gentè, avrei bisogno di cerco un centro di gravità.... che poi io questo centro me lo sono sempre immaginato come un negozietto.

Mi accorgo.... idea sulle cose, per esempio sulla pioggia e il relativo rumore, non mi mette più tristezza, ma qualcuno mi ha fatto pensare che rilassa, e in effetti è proprio così, rilassa.

Le uniche cose che mi mancano di Madrid sono alcuni sprazzi di vita con 2 italiani.

Ho l'assoluta certezza che di risate, durante un pranzo, si può pure morire.

In realtà avevo pensato di scrivere qualcosa sul fenomeno, gente del cazzo a cui si da retta, fenomeno prettamente mediatico, cioè quelli che ci fanno comparire davanti agli occhietti in tv sono sempre i più furbi, sbruffoni, prepotenti, maleducati, Mourinho, tronisti, gente vuota ripiena della loro arroganza.
Questa gente scorrazza libera anche per strada, sono le persone che meno sopporto, sempre pronti allo scontro vuoto, povero di contenuti ricco di violenza verbale o fisica.
Due allenatori dell'Inter a confronto, Gigi Simoni e Mourinho, il primo silenzioso, lavoratore, silurato da Moratti, il secondo un idiota, non ancora silurato da Moratti, preferisco il primo.
Non mi stupisce che Baggio sia sparito dalla circolazione.

E' Molto tardi forse vado a dormire, per ora son stato capace solo di pensare a lei.

Post apparentemente fatto di frazi sconnesse ma con la più alta presenza di vip

sabato 11 aprile 2009

La teoria della relatività

Einstein avrebbe anche potuto limitarsi a dire: "Tutto è relativo".

Non se lo sarebbe cagato nessuno, forse, niente bordelli scientifici, ma avrebbe dtto comunque una cosa giustissima.

La relatività delle cose, il punto di vista, fenomeno santo e crudele, relativo.

E' impressionante vedere le cose che stanno sul confine, le cose che si possono vedere in un modo o nell'altro, come tutto è relativo.

Il film che esprime tutto ciò è Taxi Driver, il finale, non lo racconto per non rovinare il film all'unico lettore che solitamente qua legge, però io son rimasto un attimo a non cogliere il confine che porta un terrorista ad essere un santo o ancora prima un soldato ad essere un terrorista, cose del genere.

La mia camera da letto, con 2 tocchi è in ordine, anche se non lo è, è un casino, uno entra e si rende conto di "Oh finalmente hai fatto ordine!" No è come prima, un porcile.

Il sottile confine, tra uno stato e l'altro.

Questo confine è fantastico da osservare, sarebbe poderoso poterci camminare sempre sopra per vedere le cose dall'alto.

Troppo spesso non ci si sofferma, troppo spesso il confine non si riesce a vedere, la linea che uno passa dal momento che è criminale poi santo.

E' strano osservare che la distanza è poca ma il risultato inverso, secondo me si deve tenere conto della distanza, di quanto le cose siano vicine al confine.

Di quanto la pubblicità del poker on line è un invito a nozze a sputtanarsi tutti i soldi du internet, di come questo sia legale, di come sia illegale coltivare delle piante, fumare medicinali, se non sotto ricetta, di come sia legale spararsi droghe sottoforma di psicofarmaci, farmaci comportamentali.

Ballare su questo confine, volare su questo confine, senza da prefabbricati nel cervello, fa passare le giornate più serene, forse, forse no, secondo me rende liberi, riuscire a capire, a vedere e a pensare quanto sia largo questo confine.

Un eroe è un infame, e un infame è un eroe.

0.49 è 0

0.51 è 1

Il mondo non è fatto di binario, sarebbe bello tenere conto del fatto che siamo vicini allo 0.5, vicini allo 0 come all'1.

mercoledì 18 marzo 2009

Ritorni

Un'eternità dall'ultimo post scritto su questo blog, un sacco di cose hanno visto i miei occhi.

Finito l'erasmus, visto Parigi, tornato a Polonghera, lezioni a Torino morosa di nuovo vicino :-).

Posso cominciare raccontando i sogni dell'altro giorno, c'erano quelli che creano le musichette dei videogiochi in una conferenza a teatro, c'era gente che sperimentava dei liquidi sulle persone ed io avevo paura, c'era la mia casa portata via in camion, su rimorchio.

Ecco, raccontati.

Poi qualche giorno fa sono andato a guardarmi tutte le notizie della stampa che contenevano Polonghera, una cosa molto particolare.

Ora davanti alla tv a far nulla, guardare, Chiambretti, Legrottaglie evanglista, quasi noia.

Noia a palate.

Non più, essendo tornato non è più noia a palate, è un'altra noia, ventennale, noia senza tristezza, noia temporanea, breve.

L'ho già detto che la Saudade colpisce anche i Polongheresi?

Non so, però è così.

sabato 7 febbraio 2009

A new Hope

Si, ho appena finito di vedere Star Wars episodio IV, e spero che la regia dei miei sogni venga affidata a George Lucas, perchè ieri ho visto Psycho, stimo Hitchcock ma sono sicuro che mi sveglierei confuso e spaventato dopo un sogno diretto da lui, ha già fatto abbastanza Tarantino.

L'avventura è arrivata proprio agli sgoccioli si può dire, la mancanza cesserà di essere tale alle 20 circa dell'11 febbraio, 4 giorni.

Ed io sono riuscito come al solito a ridurmi all'ultimissimo minuto, non tralasciando però il mio proposito di riempirmi di film, in originale, sottotitolati (in inglese).

In originale perchè l'audio è quello originale, come le voci, i dialoghi, perchè è il film che il regista voleva far vedere, nulla contro il doppiaggio ma di solito non succede spessissimo che il direttore del doppiaggio collabori con il regista, e tutte quelle balle li.

In originale almeno imparo un pò di inglese.

Ma sopratutto perchè sull'orsacchiotto ci sono più facilmente le versioni originali.

Cambiando discorso.

Le persone non sanno mai chiaramente cosa vogliono fare nella loro vita, lo sanno quando qualcuno decide per loro.

Di solito man mano che si cresce si capisce prima quello che uno NON vuole fare nella vita, prima si comincia escludendo un sacco di cose, (solitamente la prima cosa che uno decide che NON vuole fare nella vita sono i compiti, purtroppo ci vorrà del tempo prima che uno se ne liberi del tutto).

Quindi prima so cosa non voglio fare poi, se va bene, comincio ad avere dei gusti delle cose che piacciono, (di solito sono pallone, cartoni, dolci e videogiochi), che possono trasformarsi in passioni, (per qualcuno anche con l'andare degli anni, pallone, cartoni, dolci e videogiochi).

Le possibilita di aver trovato una retta via si concretizzano quando la passione che abbiamo e che coltiviamo è anche un mestiere retribuito, e se siamo bravi a cimentarci nella nostra passione è fatta, è così.

Qualcuno ci mette un sacco di tempo a trovare una propria passione, e a volte invece è solo pieno di cose che gli piacciono, quindi fa il liceo, perchè non sa dove sbattere la testa, (e viene meno al suo primo proposito su cosa NON fare nella vita, i compiti, che continueranno a tormentarlo per molto).

Ci sono persone che la via la scelgono a caso, perchè le cose che gli piacciono non sono proprio passioni che lo caratterizzano, e preferiscono scegliere per esclusione, togliere via tutte le cose che non piacciono, magari avvicinandosi alla facoltà che reputano meno noiosa.

Peccato che la stessa facoltà porterà quella persona ad appassionarsi a una cosa che non è un vero e proprio mestiere retribuito, ma finchè c'è l'amore c'è tutto. :-)

Finalmente qualche cosa, qualche via che vorrei percorrere l'ho anche un pò trovata, prima cosa sicura è con chi voglio stare nella vita, cosa fondamentale, cosa più che accertata, la prima cosa di cui sono estremamente convinto da anni.

I film, basta aver visto tanti film per capire di cinema?

Proprio per un cazzo.

La via cinematogrfica forse è una delle più difficili in cui infilarsi perchè in un certo qual modo è una delle passioni primordiali (pallone, cartoni, dolci, videogiochi), lì dentro ci sono anche i film, può non sembrare ma è così.

Forse le notti insonni, tra l'invocazione di magie per far apparire la morosa nel letto e il ricordare la morosa c'è spazio per un pensiero alla morosa e alla propria vita, i pensieri sembrano nuvolosi e man mano analizzati si schiariscono sempre di più, fino alla conclusione, fino ad aver trovato cosa uno cercava da un sacco di tempo.

Un sogno e una speranza.

Il sogno è di grandezza, grandioso, abnorme, uno non può fare dei sogni modesti, non ne vale la pena, anche le persone che vivono in modo modesto anno sogni grandi, se uno fa sogni modesti vivrà uno schifo immagino.

Si sogna in grande e si agisce a tappe, questo dovrebbe essere il cammino giusto.

La speranza è quella di trovare un lavoro, retribuito, gratificante, i cui possa essere capace.

Colloquio al call center:

Io:"Vorrei lavorare per quello che sto studiando"

Colloquiatrice:"Quindi se ti offrono 1200 al mese in un call center e 700 in un lavoro ti piace che faresti?"

Io:"Prendo il lavoro che mi piace"

C.:"Sei un idealista!"

Io:"Boh".

Il sogno è quello di girare un film, un film con i controcoglioni.

Il problema qual'è: che il mercato cinematografico c'è, ma non il mercato produttivo, quello sta negli USA.

In Italia si guadagna a far vedere i film, non a farli.

E a farli bene a volte non ci si guadagna un cazzo, è sempre un discorso di soldi.

Perchè è così?

Perchè è il mercato del tanto e subito, è il mercato ucciso dalle grandi case di produzione.
Un prodotto cinematografico si giudica dalla possibile vendibilità, non dalla qualità.

Difficilissimo dire cosa è vendibile e cosa no, più facile fare film del cazzo, in fretta, standard.

Poi basta abituare la gente e deciderne i gusti, con campagne violente di marketing, infido publicity (finti servizi giornalistici su tal pellicola che al produttore non costano ma da un tocco di curiosità ufficilità al film), product placement, merchandising (non così tanto negativo in se), fino a convincere le persone di aver scelto di vedere un film perchè lo ha attratto, perchè uno ha deciso di vederlo.

E ormai la gente non va a vedere un film di cui non ha visto pubblicità a palate.

La pirateria che fa, svuota un pochino le sale, di gente che comunque al cinema forse non ci sarebbe andata, non è il problema più grosso ma aiuta.

Quindi i guadagni in un campo di investimento molto rischioso devono essere, alti, immediati e sicuri.

Però nonostante il mondo non sia tutto limpido, la fuori c'è gente che non perde la speranza e si attacca ai sogni, perchè è la cosa giusta da fare.

Perchè forse non tutti i film che hanno un guadagno fanno cagare.

Madò ho scritto tantissimo e avrò fatto un'enormità di errori.

Vado a dormire.

Speriamo che le musiche dei miei sogni siano di John Williams.

mercoledì 4 febbraio 2009

Sogni illustri.

Ieri sera ho visto un film di Tarantino, "Grindhouse - A prova di morte", gran film, lo consiglio a tutti quelli a cui Tarantino piace, lo consiglio anche agli altri, che se lo facciano piacere Tarantino.

In conseguenza di ciò i miei sogni di questa notte si sono adattati, infatti Tarantino ha curato la regia di questi sogni, non ho mai visto tanti morti.

Un funerale poi, subito dopo, in una scuola, altri morti, e subito prima stavo rimanendo incastrato nell'ascensore.

Poi in laboratorio, un morto con qualche sostanza, essendo l'ascensore difettoso, un compagno di classe morto scendendo le scale, che non mi sono osato guardare perchè era a pezzi, con pezzi da tutte le parti, orecchie, naso, reni ecc...

Ospiti del sogno erano anche Steve Buscemi e Ray Liotta.

martedì 3 febbraio 2009

Cose tristi

La barba non mi è mai cresciuta tanto, è un mese che non mi taglio i "baffi" ma a scuola ci sono delle persone con più baffi di me...

...qualche compagna di classe... :-(

domenica 1 febbraio 2009

Magnifiche battute mancate

Ci sono state molte volte in cui per ragioni spazio-temporali o di buone maniere una pronta risposta a una frase, una battuta non prende vita, quando invece se fatta sarebbe ricordata dai posteri per molti anni, e uno ci ripensa su affranto.

Una volta ero in giro per Polonghera e un idiota del paese, con un figlio idiota pure lui, e una moglie idiota ecc..., vedendosi sfrecciare una bicicletta al suo fianco esclamò

-Le mamme degli stupidi sono sempre incinta!-

Il racconto si ferma qui, ma sarebbe stato ricordato negli annali se io, cosa che non ho fatto per evidente inopportunità della mia aggiunta, avessi aggiunto.

-Oh complimenti! Non sapevo che sua moglie aspettasse di nuovo un bambino!-

sabato 31 gennaio 2009

Permanenze

Circa 12 giorni alla fine ufficiosa di una permanenza che, esclusi un pò di giorni che mi hanno visto sul suolo natio, dura dal 22 di settembre, come ho già detto di cose ne ho imparate, e tante altre ne ho dimenticate, una fra tutte il corretto uso della lingua italiana.

Devo dire che la cosa che ha caratterizzato di più questo soggiorno è stata la costante e dura lontanaza dalla persona che avrei voluto più vicina, che non avrei voluto lontana nemmeno per un secondo ma che secondo esatti calcoli matematici (per uno strano motivo in questo periodo ho anche riabilitato la matematica, e anche excel), che mi hanno tenuto occupato almeno 10 minuti i giorni lontani più di 1500km da lei saranno 104 (probabilmente ho sbagliato di qualche giorno), in questo momento i giorni sono 93, più o meno boh.

E' una delle cose più banali che la gente dice, ti accorgi delle persone a cui veramente tieni proprio quando le hai lontane.

E secondo me, anche se è banale è una fottutissima verità, cazzo quanto è vera, un sacchissimo.

Me ne sono accorto dalla prima settimana che ero qui, una delle settimane più dure, in giro, sperso per Madrid, a cercare casa con una compagna di classe che grazie a dio sapeva parlare una lingua che è infida, perchè pensi di saperla senza mai averla studiata, ma invece non la sai e ti attacchi.

Ovviamente lei mi è mancata già prima di doverla lasciare, la sola idea di partire mi stava facendo andare per traverso il simpaticissimo pasto del McDonald (lasciando perdere la scena al momento dell'imbarco).

Poi sono stati gli amici a mancarmi, quelli con cui parli, non quelli con cui ti sbronzi il sabato sera, cioè ti sbronzi anche con gli amici con cui parli, ma con loro parli anche, con gli altri ti sbronzi solo.

Gli unici che mi hanno mandato cartoline, orribili cartoline, forse col proposito di ricordarmi cosa mi aspetta al ritorno, probabilmente cercherò nella mia vita di evitare di passare da Trinità (CN).

Comunque, che alla fine gli amici con cui ti sbronzi li trovi nel giro di 5 minuti, quindi, non ne senti troppo la mancanza.

Subito dopo ho cominciato a sentire la necessità della famiglia, ovvio.

Anche se a dire il vero, penso che al mio ritorno rimpiangerò la loro lontananza ogni tanto.

La cosa divertente è accorgersi delle persone a cui hai fatto tranquillamente a meno.

Persone che abitano nel tuo stesso minuscolo paese ma in 24 giorni di permanenza a Natale finisci per non vedere e non ci pensano proprio a dire qualcosa, farsi sertire, loro.

Persone che nemmeno sanno dove sei partito, che sei partito, dove sei attualmente, ma ti cercano solo se hanno bisogno di qualcosa, e quando non riesi ad accontentarli, perchè sei a 1500km, sia accorgono che sei a 1500km.

Persone che riescono solo a chiederti: "C'è figa a Madrid?"

A cui rispondo sempre, "Non lo so, io penso solo alla mia morosa."

Certa gente ancora convinta che sia io una volta tornato che debba andare a salutare.

Ma io non faccio nessun tour promozionale, nessun giro di saluti, sono fatto così, poco adatto ai convenevoli, non vado a cercare le persone a volte, non per cattiveria, ma perchè sono fatto così.

Sono riuscito a passare 2 settimane senza vedere mia nonna che abita nel mio stesso cortile.

Non voglio che nessuno di quelli che non mi ha praticamente cagato in 3 mesi si lamenti del fatto che non mi sono fatto sentire, avevano solo da fare una telefonata, una mail, un sms, un fischio ecc...Loro non io.

Morale della favola, io voglio bene a tutti, amo le persone, cerco di non arrabbiarmi mai, sono molto vivi e lascia vivere, per cui non voglio male a nessuno ecc..., però ora so benissimo quali sono le persone di cui posso fare a meno per vivere felice :-).

Sto meditando di fare un audilibro, un video, una presentazione Power Point, perchè
1 Non avrò voglia di raccontare 300 volte le stesse cose nel giro di pochi giorni
2 Molte cose tendo a dimenticarle.

Ci penserò...

venerdì 30 gennaio 2009

Il soggetto Erasmus

Ho imparato diverse cose qui in Spagna, diverse vuol dire più di una, ho fato l'Erasmus, quindi sono a tutti gli effetti un ottimo cittadino europeo.

Ed è proprio il programma erasmus che sta formando gli studenti europei, una cosa molto comune in tutte le università.

Fino a quando ero a Torino lo studente Erasmus nella mia mente era quello con cui facevo amicizia, verso le ore 5, alla discoteca chalet di Torino, il giovedì sera, alla serata Cutre, dopo 10 euro spesi in alcolici.

Per chiunque non sia mai stato al cutre, non mi sento di consigliarne la visita, devo dire che, non sembra, ma 10 euro spesi in alcolici è veramente tanto, non come a una famosa discoteca di Cavallermaggiore in cui con 10 euro ti ci compri UNA consumazione, tantopiù che io bevo solo birra, e i prezzi sono 2 euro una birra media, 3 euro un cocktail; il succo del discorso è che 10 euro di alcolici sono tanti, e ti ubriacano.

Comunque, quando sono ubriaco tendo sempre a diventare l'amico di tutti, saluto, parlo, offro un sorso della mia bibita, sono un gran compagnone, lo sono anche gli erasmus solitamente, e quindi prima che albeggi 2 chiacchere con questi figuri particolari le facevo sempre.

Ora, nella mia testa gli erasmus erano i ciucchi delle 5 e 30 del mattino al cutre.

Devo dire che quest'idea sostanzialmente non è per nulla sbagliata, dato che penso che la quasi totalità dei locali torinesi propone una volta a settimana una serata erasmus, quindi vuol dire che c'è mercato per questi giovani alcolizzati europei.

Anche se le serate erasmus attirano un buon numero di maschieti italiani convinti di trovarci le belle stangone svedesi, finlandesi o nordiche, e non è così poichè ci trovano invece molti maschietti erasmus in cerca delle nostrane di più bella fattura.

Anche qui a Madrid c'è un'altissima percentuale di locali con serate erasmus, questo fa pensare che nel futuro, tra 20 o 25 anni ci sarà una generazione di ex erasmus con la cirrosi, e verrà destinato un fondo della comunità europea per la cura di questi quarantenni ex-festaioli.

Ecco perchè io stesso penso di non potermi avvalere della qualifica di studente erasmus, data la mia bassa percentuale di serate etiliche, 2 in circa sei mesi, una media troppo bassa per poter far richiesta in futuro di invalidità da soggiorno erasmus.

Però ho potuto vedere grazie alla mia assidua frequenza alle lezioni, che non presentavano orari proibitivi, come si muove, come deve muoversi uno studente erasmus nel su secondo habitat naturale l'università.

Lo studente erasmus cerca agganci di ogni tipo, a inizio soggiorno è disperato perchè solitamente parte senza sapere la lingua del paese in cui è andato, convinto che l'inglese basta e avanza, e a meno che non sia andato in Inghilterra, si ritrova a non capire quasi un cazzo.

Fortunatamente non tutti gli istinti primordiali nell'uomo svaniscono, ed è così che gli erasmus rinobilitano il linguaggio gestuale e i soavi suoni gutturali.

Come dicevo all'inizio dei corsi cerca agganci di ogni tipo, preoccupato dalla difficoltà linguistica, cerca, a gesti, di fare amicizia con tutti, ma sarà fatale il non ricordare i settecentocinquanta nomi delle persone con cui ha tentato di parlare e che a quel punto cominceranno a snobbarlo.

Una volta trovata una sistemazione la preoccupazione svanisce, perchè iniziano l'ebrezza alcolica.

La preoccupazione risale in periodo esami, con la sobrietà momentanea.

Riscende subito dopo il primo esame, anche se fatto con i piedi, infatti l'erasmus non viene mai bocciato dai professori locali, convinti che promuovere uno studente di cui di sicuro non dovranno mai rendere conto sia una cosa giusta, e in fondo lo è.

Quindi sostanzialmente la mia idea di alcolizzati al cutre non era per nulla sbagliata.

martedì 27 gennaio 2009

Le cose che mi lasciano stupito...

Una volta da qualche parte ho letto che un saggio deve stupirsi sempre, di ogni cosa.

Ecco da piccolo interpretavo questa frase come, uno che si stupiva di tutto, cioè ma proprio di ogni cosa, da quando si svegliava tutto, tipo a letto uhh un cuscino e si stupiva, uhh ho le mani e si stupiva, uhhh la finestra e si stupiva e avanti così...

Una vita d'inferno, altro che saggio, uno squilibrato, anche perchè nella definizione di tutto rientra, ovviamente, tutto, il che è un pò troppo, un casino.

Alla luce di ciò sono arrivato alla conclusione che la frase intendeva di non dare nulla per scontato, cioè stupirsi sempre.

E ci sono cose quindi che mi lasciano stupito, o meglio, che mi stupiscono, ci sono cose che mi stupiscono.

Come certe donne che fanno del metericio la loro ragione di vita.

Ce ne sono veramente tante, però ho scoperto che odio questo tipo di persone.

Donne che se almeno fossero coerenti si farebbero pagare, ma preferiscono coltivarlo come hobby, il meretricio agonistico, penso ci siamo veri e propri campionati.

Mi stupiscono anche le scale mobili rotte, ovvero, mi stupivano di più fino a ieri.

Qui a Madrid ho visto la più alta percentuale al mondo di scale mobili rotte, e per 2 giorni consecutivi, una scala mobile, la stessa (scala mobile) si è fermata.

E per un pò di giorni, e in parte ancora ora, ho pensato come diavolo erano sempre rotte le scale mobili, essendo un meccanismo relativamente semplice, e non modificabile da nessuno, cioè la gente può solo salirci, mica manometterle.

Quindi ho pensato a una congiura del personale che ha le chiavi delle scale mobili.

Odiano le persone quindi fermano le scale per farle camminare le persone.

Poi invece ho visto il momento in cui riparavano la scala mobile.

Cioè un tombino aperto, profondissimo, da cui avevano tolto un mega motore, e quindi ho capito che quei motori si possono anche fermare, o danneggiare.

Ho anche capito che in Spagna spesso le cose si fanno a cazzo, solo un nastro a separare il mega tombino e il mega motore posati lì a caso alla fine della scala.

Indicherò successivamente altre cose che mi stupiscono.

venerdì 23 gennaio 2009

Ultimi giorni

Avevo già in mente un articolo da postare, sull'ultimo giorno di scuola, avevo già quasi in mente cosa dire, perchè immaginavo già, invece.

Ne ho vissuti tanti di ultimi giorni, tanti, più di uno, abbastanza diciamo.

Sono finora stati molto belli, carico di nostalgia e felicità.

Ultimo giorno di set, durissimo al limite della commozione, ultimi giorni di diversi lavori, felice come una pasqua, con la musica sparata, in capo al mondo.

L'ultimo giorno di scuola, sempre speciale, felicità tra fine svegliarsi presto e inizio vacanza, il poter guardae indietro e vedere già un pò di strada fatta, con soddisfazione per il bello e il cattivo tempo che uno ha passato.

C'è anche sempre quel pò di tristezza, che uno pensa ai compagni o alle persone che forse non rivedrà più o rivedrà molto raramente.

Oggi no, è stato tutto diverso, un giorno come gli altri, mi hanno rubato perfino l'ultimo giorno di scuola.

Prima di tutto non c'era nessuno, tra professori o compagni, che avrei proprio voluto salutare, no anzi, quindi niente mini dispiacere.

Secondo mi sembra di non aver mai iniziato, mi guardo indierto e vedo solo giorni passati.

Ho pagato un prezzo.

Penso di aver pagato il prezzo per le cose che ho imparato.

Costa caro imparare, e io ho anche imparato un sacco, e ho pagato forse di più, si, di certo.

Ho imparato cose fantastiche, pagandole.

giovedì 22 gennaio 2009

Notizie dal mondo

Si inizia prima dal titolo o si va avanti e poi si mette alla fine.

-Bella domanda!

Che caldo che fa qua.

Allora, ieri è stato l'Obama day, ora è presidente, e io non ho visto la diretta perchè mi sono dimenticato e perchè stavo sistemando il pc, e pensavo.

Madò quanto è buono Obama, l'uomo giusto al momento giusto, cioè non ha fatto nulla di sbagliato fino ad ora, non ha neanche bestemmiato sul giuramento!

Come fa ad essere così buono, nasconde qualcosa, cioè sembra un film...

Ah Braccobaldo...

E pensavo per fino, che se un giorno dovesso fare una pellicola sui neri in america inizierebbe quando a qualcuno è venuto in mente di portarne un bel numero su una nave e farli da schiavi, poi sequenza piantagioni di cotone, poi botte negli anni '60 e avanti così... ecc... e finirebbe inevitabilmente con la scena di Obama che giura sulla bibbia e l'altro che gli dice, lei è presidente, e la folla immensa che urla HHEHHEHEHEHEHEHEHEHE!!!!!!!!!

Poi lui si avvicina al palco, zittisce tutti, prova il microfono e dice:

-In questi tempi difficili, la parola d'ordine è sempre la stessa....VIULEEEEENZAAA!!!!

Fantastico.

Per 3 dei 4 lettori (il quarto sono io) che non avessero colto la piccola citazione:

http://www.youtube.com/watch?v=UmyIg0109_0&feature=related

A parte questo.

Ho passato 2 giorni a sistemare il pc, per colpa di Guglielmo Cancelli e del suo "finestre", eliminatelo e passate a Linux.

Per il resto grandi cose hanno da capità, l'Italia manca, sempre, dal primo giorno che sono qui.

Ho fatto un altro sorprendente Guion, "Maldito regreso" su uno che torna.

Mi piace scrivere Guion.

sabato 17 gennaio 2009

La soddisfazione

Sono uscito stasera e tornato ora,io e coinquilini siamo andati in un pub, vuoto, potevamo scegliere la musica.

Io ho chiesto al barista del rock, pesante, ho visto DIO e l'ho fatto mettere.

La soddisfazione è stata che io cantavo e gli altri erano impietriti.

Ciò vuol dire che il rock funziona.

Tra l'altro, Israele è una persona, ne sono quasi sicuro;sulla stampa c'è scritto: Annozero Fini attacca Santoro Israele "Spettacolo vergognoso" o Israele è pronto a firmare una tregua.

In centro Madrid c'era gente che cel'aveva con Israele, e urlava contro un palazzo, in cui quasi sicuramente c'era Israele, magari ospite di uno degli assessori del comune di Madrid.

Israele è una persona.

venerdì 16 gennaio 2009

Ma quanto sono figo!

Scommetto che nessuno di voi, chiunque siate, non abbia mai scritto una specie di saggio su che lingua ha cominciato a parlare il cinema italiano, in Spagnolo!
E comuque se l'ha fatto non l'ha fatto a cazzo come me.
Certe cose mi sembrano veramente assurde, sopratutto il parlare immaginando di parlare a molti lettori, dato che al massimo saranno 2 o 3, compreso me.

giovedì 15 gennaio 2009

Sogni inquietanti

Ci sono delle volte che mi ricordo i sogni che faccio la notte.

A molte persone capita.

A me capita di fare sogni decisamente, stupidi, idioti quando li racconto qualcuno ride, quando ci sono dentro mi capita di rimanere perplesso.

La mia mente fa un bel mistone di ricordi, vissuto del giorno, cose a caso e tanta tanta stupidità.

Quello di questa notte me lo ricordo abbastanza decisamente molto idiota.

Ero tipo al di fuori di un bar, ed era un buio, era tipo un bar di quelli americani in mezzo al deserto un western, seduto fuori nel dehor, dove di solito c'è la pompa di benzina, li non c'era.

Comunque, chiacchieravo tranquillo con qualcuno in questo baretto molto EastCoast, quando qualcuno mi ha detto che c'era qualcuno che mi voleva ammazzare, e lì mi sono sentito un attimo inquietato, non quando poi girandomi ho visto chi mi voleva ammazzare, un Unicorno!

E mi ricordo con certezza di aver pensato:
"Ma allora esistono!"

Ecco tutto questo, ma soprattutto il mio primo pensiero alla vista dell'unicorno, dimostra il grado di stupidità nel quale la mia mente sguazza di notte.

Almeno l'unicorno non era il classico stereotipo di unicorno, bianco e fatato, ma era decisamente brutto, scurissimo e con gli occhi storti, uno schifo, e aveva anche un amico unicorno più piccolo ma altrettanto brutto, che fungeva da scagnozzo.

Il sogno comunque continua, infatti l'unicorno voleva proprio ammazzarmi, tanto che comincia a spararmi, e io scappo in questo bar o saloon, evitando i colpi, il tutto diventa molto guerra metropolitana.

Scappo per le stanze del bar e evito i colpi, proprio come la scena di un film, criminopoliziesco, e alla fine mi ritrovo in una stanza strana.

Qui qualcuno mio alleato mi fa scegliere l'arma per combattere questo cattivissimo unicorno e ovviamente scelgo una mega pistola, tanto che il mio alleato mi dice che forse è troppo grossa, è pericolosa, fottendomente vado avanti.

A questo punto mi trovo in un palazzo alto, alla finestra, finestra che da su un tetto di un condominio, il set dell'annunciata resa dei conti tra me e sto cazzo di unicorno.

Infatti di li a poco mi affaccio e vedo unicorno, socio e qualcos'altro su quel tetto.

Comincio a sparare; peccato che i colpi che sparava il pistolone facevano cagare, venivano deviati dall'aria e non arrivavano neanche a destinazione, peggio delle pistole giocattolo che sparano i colpi con ventosa da leccare in modo che si attacchino alle cose.

Continuo a sparare e evitare i colpi ma nulla finché nell'aria, tra me e loro (i nemici), non compare una boccia di vetro e con sommo ingegno decido di sparare a loro attraverso la boccia.

Tutto questo fa si che i vetri partano con i colpi e colpiscano i miei nemici che muoiono e si trasformano in cose stranissime, tipo sfere di acqua con dentro un pesce o altre cose che non ricordo, ma l'importante è che io ho vinto!

Dopo ciò compare una suora uomo che ha assistito a tutto e si indigna per la violenza chiedendomi spiegazioni, alchè con fare grandioso sparo una frasona sul momento (frasona per la mia mente in quel momento, ero convinto di aver tirato fuori una perla di saggezza), infatti le\gli dico: "Quando uno viene attaccato l'unica cosa che deve fare è difendersi", e la ripeto più di una volta; frase che nella mia mente rispondeva al suo spirito del porgi l'altra guancia o lascia correre.

Fine (mi pare) di questo sogno.

E questo è solo uno dei miei sogni stupidi.

Morale della storia, non fidatevi troppo degli unicorni, che di fatto esistono e quando vi incontreranno cercheranno di uccidervi.

Tanto per cominciare.

Deve esserci un inizio.

Ieri.

Ho passato dalle 14-16 alle 00.30 a tradurre, dal'italiano allo spagnolo, un Guion (Sceneggiatura).

Prisoneros del museo, che racconta di due tizi che a causa di un incidente si trovano intrappolati in un palazzo (il museo "Reina Sofia"), notoriamente infestato da ogni creatura, e non sanno più come uscirne, faranno strani incontri.

Questo ci sarebbe scritto su una eventuale videocassetta.

Fortunatamente questa sceneggiatura non vedrà mai la luce, ma il cassetto del professore, questo cortometraggio, poco commedia e molto spagnolo.

"Quali sono stati i tuoi modelli per scriverla?"

Mi chiederete...

"Boldi, De Sica e i peggiori Vanzina" Che a detta dell'ultimo libro che ho letto sono responsabili di omicidio nei confronti dei pallidi rimasugli della commedia all'italiana.

Perché vi rendo partecipi di tutto ciò, perché sentivo assolutamente il bisogno di rendere partecipe più gente possibile delle mie 10 ore di traduzione selvaggia, per 8 misere pagine, una faticaccia immonda, per un fiasco annunciato, e tanto per gradire, era ieri sera, tra l'1 e le 2 che tentavo di scrivere questo post, ma il suddetto sistema ha rilevato un "Errore del server".

E' per questo che mi sono messo ora a scrivere, anche se ora devo correre a lezione (di fotografia).

Ok come primo post mi sembra che non abbia nulla di interessante, e come si dice, chi ben comincia...

Smetto, vado e tornerò.

"Prisoneros del Museo, en los peores cine de la peninsula iberica"

"Prigionieri del Museo, a noi in questa penisola ci piace"

Gli eventuali errori sono da considerarsi licenza poetica.

Devo anche rendervi partecipi del mio assurdo sogno.