martedì 16 agosto 2011

Il giorno della melanzana

Torno a scrivere, non sono deceduto, nemmeno questo blog lo è, è che deve avere il suo tempo, che momentaneamente non posso dedicargli... comunque

L'altro giorno mi sono mangiato da solo una melanzana intera, grigliata, ed intanto pensavo...

Pensavo al fatto che se non ci fosse stata Andre nella mia vita forse non avrei gustato quella melanzana. Probabilmente avrebbero continuato, nel mio cervello, a non piacermi.

Lei è malata di melanzane, mi ha fatto scoprire quanto sono buone, però ancora non mi ha attaccato la dipendenza.

D'ogni modo, mi rendo conto, spesso, quanto il pregiudizio su molte cose mi condiziona (non capita solo a me sia chiaro). Quanto per stupidi meccanismi celebrali uno rischia di perdersi una vita di bellezze e di bontà, come la melanzana. Tutto deve essere provato. Un tizio chiama questa cosa "difficoltà di uscire dalla zona di confort", ottima definizione. In pratica tutti noi abbiamo una nostra area di sicurezza in cui sguazziamo e da cui non vorremmo muoverci per provare cose nuove, uscirne è il primo passo verso il diventare una persona migliore. Un mio amico ha fatto un esperimento di questo tipo, con ottimi risultati.

Ringrazio infinitamente Andre per un sacco di cose, la prima sopportarmi, ma la ringrazio anche per riuscire a farmi uscire spesso da questa stupida e insensata testardaggine che mi conforta.

Io intanto ogni tanto faccio anche uscire lei dalle sue zone di confort.

P.S. Alla fine, mentre mangiavo, ho poi pensato che fosse una fortuna l'essere momentaneamente solo, o Andre avrebbe mirato a rubarmi un bel po' di melanzana.