domenica 25 ottobre 2009

I Grandi momenti.

1934

Discorso di Mussolini, solita piazza stracolma di gente, solite parole, frasi brevi, scandite, la massa di persone risponde con le urla ammaestrate, cerimoniale sempre uguale.
Parole silenzi urla, parole silenzi urla, Mussolini dice, tutti ascoltano, pochi capiscono.
Nel bel mezzo del discorso tra una frase e l'altra ecco il silenzio, nessuno tra la folla parla, ogni tanto qualche "Viva il duce" esce meccanico, ma ora son tutti in silenzio, il duce pensa, silenzio e concentrazione massima.

-Stronzooo!!!!

Eccolo l'inaspettato.
Tutti tacciono increduli, pure il Duce che indica se stesso come a dire "Chi io?".

-Stronzoooo!!!!, Lei! si, si! proprio lei!

Tutti zittiti e in silenzio.
L'imprevisto manda in tilt la maggior parte dei cervelli, nessuno reagisce, il Duce guarda quell'uomo.
Sempre tutti zitti.

L'uomo a quel punto decide di salire sul balcone, tutti gli altri a quel punto cominciano a parlottare, bisbigliare, Mussolini è ancora incredulo.

L'uomo entra nella porta del palazzone, sale le scale e sale sul balcone.

-Permesso-
Dice e si fa largo sul balcone.

I gerarchi e il Duce lo guardano, lui è davanti ai microfoni e a quel punto ripete.

-Uno stronzo, possibile che nessuno se ne sia reso conto?
E continua
-Lui è uno stronzo e tutti voi siete dei Cretini!,una cosa da non credere, questo qui è il risultato del vostro agire, non è il risultato di voti, il suo essere qui è il matematico risultato della vostra stupidità, e della ignobiltà degli uomini che l'hanno preceduto. Possibile che debba io a venire a dirvi queste cose?, possibile che i vostri cervelli siano spenti?. E' chiarissimo che non c'è alternativa, è chiarissimo che il potere che ha quest'uomo qui, ora lo faccia l'unica alternativa possibile. Che faccia di lui il buco nero che assorbe tutte le spinte normali e normalizzanti di una civiltà, il buco nero che trascina e trascinerà alla mediocrità. Si potrà poi sostituire solo con un uomo capace di ripeterne i gesti e cancellare e rinnovarne i contenuti, cosa pressochè impossibile, quest'uomo è e sarà responsabile del trionfo della mediocrità.E' un vostro prodotto, è quello che volevate, colui che pensa per voi, colui che sciaquerà le vostre menti e le riempirà con la sua acqua sporca, colui che agirà quasi sempre costantemente male, è colpa vostra se ora esiste solo lui, è colpa di chi prima contava e aveva la forza ma ha deciso di dormire, i giusti non avevano potere quindi, e i giusti non hanno il potere di agire ora. A parte la violenza fisica quest'uomo è il Silvio Berlusconi dei nostri anni. E ora faccio che smetterla, scendo e me ne torno a casa, a farmi i cazzi miei, e d'ora in poi non sarò più nemmeno io un giusto.

Scese dal balcone e se ne torò a casa.

Tutti ascoltarono e molti capirono ma fecero finta di nulla, poi tornarono tutti a casa, compreso il Duce, in silenzio, il cervello stava già lavorando per cancellare quell'episodio dalle loro teste.

E dal giorno successivo nessuno voleva ricordare più nulla, anzi, nessuno ricordava più nulla, si ricominciò come sempre, dell'uomo non si volle più sapere nulla, nessuno si osò più dare dello Stronzo al Duce, come nessuno prima di allora non lo aveva mai fatto.

Lo strappo nel cielo di carte si ricucì.